Sedi Giudiziarie in Italia
NOTA: con l'entrata in vigore dei D.Lgs. nn. 155 e 156 del 2012 è stat ridisegnata la geografia giudiziaria con l'abolizione di numerosi uffici del Giudice di Pace e di sedi di Tribunale, tuttavia sono in corso opposizioni che probabilmente indurranno a nuove modifiche.
Le sedi giudiziarie italiane sono articolazioni periferiche del Ministero della Giustizia. Esse sono rappresentate dagli uffici dei Giudici di Pace, dei Tribunali ordinari, delle Corti d'Appello, dalla Corte Suprema di Cassazione, per quanto concerne le giustizia ordinaria civile. Per la giustizia inquirente penale esse sono rappresentate dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale ordinario, dalle Procure Generali presso le Corti d'Appello, dalle Procure Distrettuali Antimafia, dalla Procura Generale presso la Suprema Corte di Cassazione e dalla Procura Nazionale Antimafia. Per quanto concerne i giudici speciali, quali il Consiglio di Stato e i Tribunali Amministrativi Regionali, la Corte dei Conti, le Commissioni Tributarie, i Tribunali Militari, i Tribunali delle Acque Pubbliche e dei Commissari agli Usi Civici, valgono delle circoscrizioni e delle normative diverse.
Il sistema di ripartizione e di distribuzione delle sedi giudiziarie e delle giurisdizioni italiane è di varia origine, seppure nella generalità dei suoi principi anteriore al XX secolo.
In Italia sono presenti 26 corti d'appello e 3 sezioni staccate, la cui competenza territoriale è definita distretto. Le corti d'appello raccordano 165 circondari di tribunali. Le 3 sezioni staccate di Corte d'Appello, sono: Bolzano, sezione distaccata della Corte d'Appello di Trento; Sassari, sezione distaccata della Corte d'Appello di Cagliari; Taranto, sezione distaccata della Corte d'Appello di Lecce.
Tutti i capoluoghi di regione hanno una sede di Corte di Appello, esclusa Aosta, e quasi tutte le province (incluse quelle di nuova istituzione) sono dotate di almeno un tribunale, fatta eccezione per Carbonia-Iglesias e Medio Campidano che ne sono prive e rientrano nel circondario di Cagliari.
L'organizzazione territoriale in circondari di tribunale non è basata o coincidente con le circoscrizioni provinciali. Alcune ultime revisioni hanno tuttavia armonizzato le circoscrizioni per renderle omogenee alle province mentre in precedenza non si teneva conto neanche delle regioni. Emblematico è il caso del circondario del Tribunale di Massa, città capoluogo della Toscana, che afferisce alla Corte d'Appello di Genova, in Liguria.
Esistono comunque tribunali che comprendono comuni afferenti a province diverse e province che sono sprovviste di tribunali.
Inoltre, non tutti i capoluoghi di provincia sono sedi di tribunali: non lo sono ad esempio Caserta (che afferisce al tribunale di Santa Maria Capua Vetere), Barletta e Andria (afferenti al tribunale di Trani), Olbia (afferente al tribunale di Tempio Pausania), Tortolì (afferente al tribunale di Lanusei) e Carbonia, Iglesias, Sanluri e Villacidro (afferenti al tribunale Cagliari).
Come accennato, all'interno dei distretti di Corte di appello troviamo i Tribunali la cui circoscrizione territoriale viene definita circondario.
Numerosi tribunali sono organizzati inoltre con sezioni distaccate nei principali centri del circondario, spesso corrispondenti con la sede delle soppresse Preture, il cui territorio veniva definito mandamento. Le sedi staccate per le figure e i servizi di Presidente del Tribunale, di Giudice delle Esecuzioni, di GIP, di GUP e la Procura della Repubblica fanno comunque riferimento al Tribunale con sede nel capoluogo di circondario. Per quanto concerne le Procure ordinarie la circoscrizione è quella del Tribunale ordinario cui afferiscono, così come per le Procure Distrettuali antimafia, la cui circoscrizione è rappresentata dal distretto della Corte d'Appello.
Ovviamente per la Corte Suprema di Cassazione e per la Procura Nazionale Anfimafia la competenza sarà su tutto il territorio nazionale.